Rostin negàa

Il nome milanese di questo piatto vuol dire “rostin” o 'rustin', arrostino, e “negàa”, annegato nel vino che è da sempre un ingrediente fondamentale della cucina lombarda, ideale per le sue cotture lunghe e a fuoco basso, quali brasati, arrosti e stufati come la celebre cassoeula. Sono dei nodini di vitello rosolati nel burro con la pancetta o poi cotti in forno con vino bianco. Tradizionalmente si accompagnavano con polenta e così li prepara Sonia Peronaci  

Difficoltà: Facile

Tempo: 60'

Costo: Medio

- +
REGOLA LE DOSI
Ingredienti per 4 persone

Preparazione

  1.  Per preparare questo piatto devi prima di tutto prendere i tuoi nodini con l’osso ed eliminare la parte grassa e bianca laterale, eventuali impurità ed incidere con il coltello eventuali parti dure per evitare che in cottura si arriccino. Prendi una padella piuttosto capiente e scioglici il burro assieme alle erbe aromatiche e alla pancetta a cubetti leggera Beretta.

  2. Fai rosolare il tutto per qualche minuto, passa nella farina i nodini e adagiali poi nella padella, lasciandoli rosolare da ambo i lati; condiscili con sale e pepe. Sfuma i nodini con il vino bianco, lascia evaporare e aggiungi il brodo di carne. Copri con un coperchio e lascia cuocere per 45 minuti. Una volta cotti fai addensare se necessario la salsa e aggiustala eventualmente di sale e pepe. Disponi i tuoi rostin negàa su di un piatto da portata, irrorali con la sua salsa e servili ben caldi.

PRIVACY | COOKIE POLICY