Fra le varietà più celebri di carciofo ci sono senza dubbio la Mammola, lo Spinoso sardo, il Violetto di Provenza senza spine.
Adoro questo ortaggio e lo utilizzo molto spesso nella preparazione di quiche, primi piatti, flan e contorni.
Per usare i carciofi, sia a crudo sia cotti, è necessario pulirli per bene scartando le spine, la superficie esterna e legnosa del gambo e le brattee esterne. Vediamo insieme come si fa, partendo dagli attrezzi che vi servono :
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Due bacinelle
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Guanti da cucina in lattice se non volete annerirvi le mani
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Un coltellino
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Uno scavino a s
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Un limone
La regola numero 1 da considerare nella pulizia del carciofo è che una volta inciso o tagliato, tenderà ad annerire a contatto con l’ossigeno nell’aria. Per questo motivo ci serve il limone. L’acido del limone svolge una funzione antiossidante e sbiancante, che previene l’annerimento, non solo del carciofo ma anche delle nostre mani se siamo sprovvisti di guanti.
Chiaramente la parte più prelibata è il cuore interno, tenero e burroso anche da crudo, ma sono ottime anche le foglie intermedie. Mi raccomando, non buttate via gli scarti, ma impiegateli per fare un brodo, un pesto o una riduzione per insaporire ulteriormente la vostra ricetta.
Visto? Non era difficile! Ora i nostri carciofi sono pronti per essere impiegati nelle ricette più gustose!